Bonus SAR 2023: ecco il sostegno economico fino a 1000 euro per i disoccupati!
Nuovo bonus a sostegno dei dipendenti che hanno perso il lavoro e che si trovano in grave difficoltà economiche!
Il Sostegno al Reddito, chiamato anche bonus SaR 2023 o bonus disoccupati, è un’indennità fino a 1.000 euro per i lavoratori che hanno avuto contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato, anche in apprendistato, e che ora sono disoccupati.
Chi può beneficiarne?
I beneficiari del bonus SaR 2023, o bonus disoccupati 1.000 euro, sono tutti i lavoratori precedentemente assunti con uno o più contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato, anche in apprendistato, che ora si trovano in uno stato di disoccupazione.
Questo contratto prevede che il lavoratore sia assunto e retribuito dal somministratore per svolgere il proprio lavoro presso l’azienda o impresa dell’utilizzatore. Il contratto in somministrazione è un rapporto di lavoro che ha tre soggetti: l’agenzia per il lavoro (somministratore), il datore di lavoro (utilizzatore) e il lavoratore (somministrato).
Quali requisiti?
Per poter beneficiare del bonus in oggetto si deve essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 110 giorni di lavoro oppure 440 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito – MOG), negli ultimi 12 mesi dalla data dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione;
- essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver concluso la procedura in mancanza di occasioni di lavoro;
- essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito – MOG), negli ultimi 12 mesi dalla data dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
La domanda online del bonus SaR 2023 fino a 1.000 euro, o sostegno al reddito può essere presentata anche se già percepito precedentemente.
L’importo del bonus SAR 2023 è pari a:
- 1.000 € al lordo delle imposte previste dalla legge, per chi ha i requisiti del punto 1 o 2;
- 780 € al lordo delle imposte previste dalla legge, per chi ha i requisiti del punto 3.
Come e quando richiedere il Bonus SAR
Una volta che il beneficiario è disoccupato da almeno 45 giorni, deve attendere almeno altri 60 giorni prima di poter presentare la domanda di sostegno al reddito e, da quel momento, ne ha a disposizione altri 68 entro i quali inviarla.
La domanda, quindi, deve essere presentata tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione.
Solo dopo aver maturato il requisito dei 45 giorni di disoccupazione, il beneficiario può sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro senza perdere il diritto al bonus SaR 2023.
Tutti i documenti richiesti sono, se la domanda viene fatta tramite piattaforma FTWeb di Forma.temp, da allegare come foto o in formato PDF.
Inoltre, se il disoccupato sottoscrive un contratto di lavoro di durata pari o inferiore ad una settimana contributiva prima dei 45 giorni di disoccupazione, questi ultimi vengono sospesi a partire dal giorno di inizio del nuovo lavoro e:
- ai fini del bonus vengono considerati sia i giorni di disoccupazione prima del nuovo contratto di lavoro che quelli dopo;
- il periodo utile per presentare la domanda di sostegno al reddito verrà prolungato di altri 7 giorni (perciò, fino al 180° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione).
Se ci sono eventi sospensivi del rapporto di lavoro, ad esempio per malattia, maternità o infortunio che si concludono dopo la cessazione dell’ultimo contratto in somministrazione, il giorno di inizio della disoccupazione è il giorno stesso in cui termina l’evento sospensivo.
Quali sono i documenti necessari
I documenti per la domanda online del bonus SaR 2023 sono:
- documento d’identità del richiedente e codice fiscale;
- copia delle buste paga dell’Agenzia per il Lavoro attestanti l’anzianità lavorativa e a conferma delle giornate svolte in somministrazione (110 o 90 giornate maturate negli ultimi 12 mesi). È obbligatoria tra le buste paga quella di cessazione;
- estratto contributivo emesso dall’INPS dopo almeno 105 gg dalla cessazione dell’ultimo giorno di lavoro (emesso dal 106° giorno), attestante i 45 giorni di disoccupazione;
- eventuali certificati di malattia, infortunio o maternità dove necessari. Qualora l’evento sospensivo termini dopo la data di cessazione dell’ultimo contratto in somministrazione, bisogna fornire la documentazione attestante la fine dell’evento;
- documento con le coordinate bancarie “IBAN” e la titolarità del conto corrente bancario o postale del richiedente del sostegno al reddito. In caso di bonifico domiciliato, non è necessario questo documento (dal 1° marzo 2023, però, non sarà più previsto il bonifico domiciliato);
- in caso di dimissioni volontarie per giusta causa: documentazione rilasciata dall’INPS attestante il riconoscimento della naspi.





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