Esenzione dal canone Rai? Richiedila entro il 31 Gennaio!
Il 31 gennaio è l’ultimo giorno disponibile per usufruire della possibilità di ottenere dal Fisco l’esclusione dal pagamento del canone rai attraverso l’addebito sulle bollette elettriche. Ecco cosa sapere sulle eventuali esenzioni, sui moduli da inviare e su cosa devono fare gli eredi di un’abitazione di una persona defunta oppure i possessori di una seconda casa.
Chi è interessato
- Possono inviare la dichiarazione per l’esonero al Fisco tutti i cittadini che, pur avendo intestata un’utenza elettrica ad uso domestico, non possiedono alcun televisore. Attenzione però: tutti i componenti del nucleo familiare (intendendosi come tale tutte le persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale) non devono possedere un televisore.
Come chiedere l’esenzione
Il modulo da presentare per richiedere l’esenzione si trova sul sito dell’agenzia delle entrate e può essere trasmesso in diversi modi.
- Lo si può fare direttamente su Internet, utilizzando proprio il portale del Fisco e autenticandosi tramite credenziali Spid, Cie o Cns. L’indirizzo a cui mandare il modulo è cp22.canonetv@postacertificata.rai.it
- La richiesta può essere presentata anche per posta, inviando il modulo compilato e corredato da una copia del documento d’identità, all’indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino
- Attraverso le sedi Caf o gli intermediari abilitati
E se si presenta domanda dopo il 31 gennaio?
- Come detto, per ottenere l’esenzione per tutto l’anno è necessario inviare il modulo entro domani, 31 gennaio 2025. Nel caso in cui si presenti la domanda entro il 30 giugno 2025 sarà possibile beneficiare dell’esenzione solo per il secondo semestre dell’anno
I casi
- La richiesta potrà essere presentata anche dagli eredi di un’abitazione dove è ancora attiva l’utenza elettrica temporaneamente intestata a una persona deceduta. Nel caso in cui il canone tv sia addebitato a un altro componente della famiglia non titolare dell’utenza elettrica ad uso domestico, sarà necessario indicare alle Entrate il codice fiscale di chi già paga il canone e la data dalla quale decorre lo stato di appartenenza. In questo caso andrà compilato il quadro B della dichiarazione, che può essere presentata in qualunque momento dell’anno e non va ripresentata se non cambiano le condizioni
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Cambio di residenza
- Inoltre, chi cambia residenza o è intestatario della bolletta elettrica deve verificare che il nuovo intestatario non venga sottoposto a un doppio addebito, comunicando le eventuali variazioni all’Agenzia delle Entrate
Il canone Rai si paga anche sulle seconde case?
- Ogni nucleo familiare deve pagare il canone Rai soltanto una volta. Questo significa che si applica esclusivamente all’abitazione principale. Per le seconde case non è quindi previsto l’addebito, anche se sono dotate di un apparecchio televisivo. Attenzione però: la regola vale solo se l’intestatario della bolletta è lo stesso della residenza principale
Il canone speciale
- Non tutti sono tenuti a pagare 90 euro: hanno un canone speciale coloro che detengono apparecchi in strutture pubbliche o adibite ad attività commerciali (è il caso di hotel, bar e ristoranti), con importi che variano sulla base della categoria dell’esercizio e del numero di apparecchi. In genere il canone per queste strutture è più elevato rispetto a quello fissato per i cittadini privati
Le esenzioni
- Ci sono inoltre una serie di esenzioni previste dalla legge, che riguardano categorie specifiche di persone. Un esempio sono i cittadini che hanno compiuto 75 anni e dichiarano un reddito complessivo familiare non superiore a 8mila euro all’anno, che possono richiedere l’esenzione completa dal canone Rai
- Poi ci sono i funzionari appartenenti a rappresentanze diplomatiche e consolari e il personale militare straniero: possono beneficiare dell’esenzione, ma solo se appartengano a Stati che prevedono la reciprocità di trattamento per i cittadini italiani






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