Assegno unico: Novità da settembre!

Con la legge di bilancio in fase di studio si è parlato, naturalmente, anche di Assegno Unico e Universale, il contributo per le famiglie con figli, in arrivo a breve. Nelle ultime settimane sono circolate indiscrezioni circa il futuro della misura, secondo cui il Governo avrebbe l’intenzione di abolirlaIntenzione subito negata dalla premier Meloni che ha parlato semmai di rimodulazione e correttivi per rispondere alle richieste dell’Europa. Una modifica che, in ogni caso, arriverebbe il prossimo anno. Nel frattempo, quindi, meglio parlare di cosa è certo.

Assegno Unico, in arrivo a settembre

Come ha annunciato l’INPS, dal secondo semestre l’erogazione dell’Assegno Unico, partirà dalla metà del mese. In questo caso, le date da segnare sul calendario sono il 17, 18 e 19 settembre. Il contributo è variabile a seconda dell’Isee e del numero di figli. Ma c’è una buona notizia: per specifici nuclei che rispettano i requisiti e hanno fatto apposita richiesta, sarà integrato da maggiorazioni fino a 100 euro.

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A chi spetta e quanto

L’Assegno unico è un sostegno economico “universale” che vuol dire che spetta a tutti i nuclei dove sono presenti figli a carico di età inferiore ai 21 anni. In caso di figli disabili, il beneficio viene erogato senza limiti d’età. L’importo cambia, però, in base al numero di figli e all’Isee. Si comincia da un minimo di 57 euro per i nuclei privi di Isee o con indicatore pari o superiore a 45.574,96 euro. Per arrivare ai 199,4 euro per ciascun figlio per le le famiglie con Isee inferiore a 17.090,61 euro.

Novità: le maggiorazioni dal terzo figlio

Nel mese di settembre arriveranno anche le maggiorazioni per i nuclei familiari con più di due figli. Per queste è previsto un aumento mensile, che varia dai 15 agli 85 euro in base all’Isee, per il terzo figlio. Nel caso di famiglie con più di 4 figli a carico viene riconosciuta una maggiorazione forfettaria pari a 100 euro.

Altri aumenti per l’Assegno Unico

Le tipologie di maggiorazioni previste sono diverse. Infatti, per esempio, ci sono quelle per i figli a carico di età inferiore a un anno, per i quali gli importi aumentano del 50%. Ci sono gli aumenti extra per le famiglie con  figli disabili a seconda della gravità della disabilità. E, ancora, ci sono quelli per le madri di età inferiore ai 21 anni.

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Per entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, l’Inps prevede una maggiorazione per ciascun figlio con età inferiore a 18 anni pari a 30 euro al mese, nel caso di Isee pari o inferiore a 15mila euro. Infine, per i nuclei familiari con Isee inferiore a 25mila euro è prevista una maggiorazione mensile di natura transitoria.

Per chi ha inoltrato la domanda per la prima volta, come spiegato dall’Istituto di previdenza, l’erogazione del pagamento «avverrà nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda di Assegno unico». Nella stessa data verrà accreditato l’importo dei conguagli spettanti. Rispetto alla domanda, i requisiti sono:

  • possesso di cittadinanza italiana o di un Paese Ue,
  • diritto di soggiorno, permesso di soggiorno o permesso di lavoro o ricerca superiore ai 6 mesi;
  • pagamento dell’Irpef;
  • residenza o domicilio in Italia per almeno 2 anni, anche non continuativi.
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