Assegno unico 2024, ecco i nuovi importi!
Come cambia l’importo dell’assegno unico nel 2024 grazie alla rivalutazione dello stesso in rapporto all’inflazione? Vediamo come calcolare i nuovi importi.
Il Governo ha stimato che la rivalutazione dell’assegno unico che verrà applicata dal 1° gennaio 2024 prevede un aumento degli importi pari al 5,3%. Ma che cosa significa?
Assegno unico 2024, cos’è l’effetto inflazione e cosa cambia
Quando parliamo di rivalutazione facciamo riferimento all’effetto dell’inflazione sugli importi dei sussidi.
Infatti, ogni anno l’ISTAT denota l’andamento dei prezzi al consumo e fissa una percentuale che dovrà essere applicata alle singole agevolazioni affinché si possano adeguare all’aumento generale dei prezzi.
All’aumento dei prezzi al consumo, quindi, deve corrispondere un aumento dei sostegni statali per le famiglie e conseguentemente anche un adeguamento delle soglie ISEE.
Ecco i nuovi importi che sono stati stimati sull’assegno unico e che verranno applicati a partire dal 1° gennaio 2024.
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Assegno unico, ecco di quanto aumenta nel 2024
Secondo le previsioni del Governo, dal 1° gennaio 2024 l’assegno unico aumenterà per le famiglie con una rivalutazione stimata al 5,3%.
Le stime sull’andamento dell’inflazione in Italia sono state riviste al ribasso – inizialmente erano fissate al 5,4% – in quanto l’economia si sta lentamente riprendendo.
La percentuale ipotizzata dal Governo non è certo sia quella definitiva, ma anzi potrebbe variare in base a quanto descritto dall’ISTAT. Il valore definitivo dovrebbe arrivare attorno a novembre o dicembre di quest’anno.
Tutti i nuovi importi dell’assegno unico dal 2024
Ma in termici monetari, di quanto aumenta l’assegno unico nel 2024 grazie all’effetto dell’inflazione? Lo scorso anno abbiamo beneficiato di una rivalutazione all’8,1%, mentre per quest’anno la percentuale dovrebbe essere più contenuta.
Ipotizzando una rivalutazione al 5,4%, i nuovi importi dell’assegno unico sarebbero i seguenti:
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Quota base per figli minorenni – da 189,20 a 199,41 euro (aumento di circa 10 euro);
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Quota base per figli maggiorenni ovvero maggiorazione per figli successivi al secondo – da 91,90 a 96,86 euro (aumento di circa 5 euro);
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Maggiorazione per i genitori percettori di reddito – da 32,40 a 34,14 euro (aumento di circa 2 euro);
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Maggiorazione per figli non autosufficienti – da 113,50 a 119,62 euro (aumento di circa 6 euro);
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Maggiorazione per figli con disabilità grave – da 102,70 a 108,24 euro (aumento di circa 5,50 euro);
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Maggiorazione in favore delle mamme under 21 – da 21,60 a 22,76 euro (aumento di circa 1 euro).
Non è prevista l’applicazione della rivalutazione, invece, sui 150 euro al mese spettanti alle famiglie con almeno 4 figli a carico.
Come cambiano le fasce ISEE
Di pari passo con l’adeguamento degli importi all’inflazione, anche le soglie ISEE verranno modificate in funzione dell’indice dei prezzi al consumo.
In questo senso, sempre considerando una rivalutazione pari al 5,4%, la soglia minima ISEE con la quale ottenere l’importo massimo dell’assegno unico passerebbe da 16.215 euro a 17.100 euro (circa).
La soglia massima, invece, salirebbe a 45.574 euro (mentre ad oggi è pari a 43.240 euro). A fronte di questo ISEE spetterebbe il minimo importo dell’assegno unico, pari a:
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57,02 euro per i minorenni (54,10 euro oggi);
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28,45 euro per i maggiorenni (27 euro oggi).






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